Stemma Paisco Loveno Paisco
Paischesi - Lovenesi (Balì, Balìsich - Aocàç)
196 (anno 2012)
SUP. COM. Kmq : 36 H.m.: 853 s.l.m. Prefisso Tel.: 0364
Da BRESCIA e BERGAMO
Km.
92,8
Da MILANO
km.
143
FRAZIONI
Ardinghelli, Case del Bornia,
Case del Longo, Grumello
CAP. : 25040


IL NOME:
Paisco (Paìsch) potrebbe derivare dal latino "pagus", da "pagensis" per indicare un luogo abitato, oppure da "paésh" o "paìsh" (paese, borgo). Altri studiosi di toponomastica propongono la sua origine dal termine dialettale "pàia" (paglia).
Loveno (Loè) invece deriverebbe da "lupus" (lupo), animale che in antichità doveva essere presente in questa stretta valle che sale verso il passo del Vivione.


LA STORIA:

    Questa bella ma impervia e stretta valle, su cui insistono i due paesi di Paisco e di Loveno e molti altri piccoli e caratteristici agglomerati di case rurali o cascine, per la sua collocazione geografica e le grandi difficoltà a percorrerla, ha mantenuto, per secoli, un certo isolamento con il resto della Valle Camonica. Notizie di insediamenti abitativi o di gruppi organizzati in broghi o castellieri prima dell'XI secolo non si hanno con certezza ma la ricchezza in zona di minerali di ferro avrebbe attratto nella zona una notevole attività di carbonai e minatori fin da epoca precedente l'anno Mille.
    Anche la vicinanza della Val di Scalve (attraverso il passo del Vivione) dove, fin dalla preistoria, vi era una forte attività legata alla lavorazione dei metalli, fa pensare ad alcuni insediamenti, forse stagionali, di lavoratori impegnati nell'estrazione del minerale grezzo e in tutto il ciclo della primitiva metallurgia. Della storia più antica dei due borghi si sa realmente poco e solo nella famosa relazione, il "Catastico", fatta dal rettore Giovanni da Lezze, nel 1610, delegato dalla Serenissima Repubblica Veneta, si trovano accenni alla a Paisco "era terra posta tra boschi, molto selvatica, con poco terreno arativo et la maggior ricchezza consiste in alcune vene di ferro et un forno et gli abitanti tendono tutti al cavar e condur vene e tagliar et condur carboni et far ferro et vi è anco un molino e una rasega ....". Mentre per l'ancora più piccolo borgo di Loveno il Da Lezze scrisse che era la "terra più selvatica di questa valle (Camonica). L'isolamento in cui erano confinati i due minuscoli borghi non evitò però che la grande peste del 1630, portata in valle dalle truppe dei Lanzi(chenecchi), facesse numerose vittime tra la già scarsa popolazione che venne falcidiata dal terribile morbo, tanto che si era ridotta a poche decine di persone.
    Paisco e Loveno già prima del 1500 e durante il primo periodo della dominazione Veneta, formavano una unica entità comunale ed erano amministrati congiuntamente. Dal 1600 restarono divisi anche amministrativamente per i tre secoli successivi, sotto Venezia, l'Impero Austro-Ungarico e il Regno d'Italia, fino al 1928, quando furono di nuovo uniti in un unico comune.


DA VISITARE:
La Parrocchiale di Paisco è dedicata a san Paterio vescovo, e sarebbe stata fondata dai benedettini nel 900, e questa data pone il tempio tra i più antichi dell'alta Valle Camonica. Vari rifacimenti hanno snaturato la struttura originaria del primo edificio, infatti la costruzione attuale è in classico stile barocco. Il bel portale è in pietra locale e risale al 1700. La volta è affrescata ma l'autore è ignoto. E' attribuita invece al pittore Sante Cattaneo di Salò la pala dell'altare maggiore che rappresenta "San Paterio ordinato vescovo". Tra altri dipinti presenti nella chiesa, interessanti sono l'ex voto dopo la peste del 1630 e le statue ottocentesche. Degno di menzione particolare il coro in noce e l'organo del 1700.
La Parrocchiale di Loveno-Grumello Grumello è dedicata a Sant'Antonio da Padova e divenne parrocchia autonoma solo nel 1639 anche se la prima costruzione risale addirittura al 1300: una vasta ristrutturazione con ampliamento fu eseguita nel 1700. Altri lavori, sempre di ampliamento furono messi in cantiere nel XIX secolo e portati a termine nel XX. Contiene affreschi del 1711 di Alberto Uberti e dipinti dei pittori Volpi (di Lovere) e del bresciano Emilio Pasini.

LOCALITA' COMUNALI E FRAZIONI:
(Molte delle località di seguito riportate forse non sono più presenti nella memoria delle nuove generazioni o nelle carte, o nei contratti notarili o nei testi contemporanei. Alcune risalgono, nella loro identificazione, a molti secoli addietro, altre hanno mantenuto intatto la loro localizzazione e il loro nome passando di proprietà in proprietà, altre ancora, anche ai nostri giorni, sono presenti in carte catastali, in contratti di compra vendita o semplicemente nella parlata di tutti i giorni).
Ardinghelli (Caringhèi) a m.1.263, piccolo e antico agglomerato di case non lontane dal borgo di Paisco.
Campolungo (Camlóng) a m.1.650 e 1.399: località montane su cui già nel secolo scorso erano presenti delle "malghe Campolungo" a sud-ovest di Loveno: "camp" (campo) e "lòng" (lungo): toponimo molto diffuso in tutti i comuni della Valle Camonica.
Carnazza (Cornàsha) piccola valle posta nel fianco settentrionale del monte Cuèl, sul versante destro di Val di Paisco, percorsa dall'Aglione confluente di destra dell'Oglio. Non molto discosta dal corso del torrente, si trova una vecchia "malga Cornesello" posta sul versante a sud della montagna che assume caratteristiche ripide e rocciose nella sua cresta sovrastante: "còrna" (rupe, balza scoscesa) e "cornasha" è il dispregiativo di corna (brutta roccia).
Co (Có) un "Prat del Có" è localizzato nei pressi di Loveno, in posizione dominante sulla Val dell'Allione. La parola deriva da "Có" (capo, apice, estremità) a indicare la conformazione del terreno. Colombaro (Colombér) a m.2.684: il Monte Colombér è ad ovest di Loveno. "Colombarium" aveva vari significati: luogo frequentato da colombi, edificio ove nidificano i colombi e, per metafora, buco nel muro.
Cornesello (Cornesèl) a m.1.383 era segnata, su un'antica mappa catastale, una "Malga Cornesello" ad est di Loveno, ma posta sul versante destro di Val dell'Aglione. "Cornesèl" diminutivo di "corna" (rupe). La localizzazione della malga giustifica questo nome molto diffuso anche in altri comuni della Valle Camonica.
Culvegla (Cülvecla) a m.2.600 circa: il Monte Culvegla è all'inizio della Val di Campovecchio a nord ovest di Loveno. "Cul" (cavità sotto rupe sporgente dove si rifugiavano i pastori con le greggi all'alpeggio). La conformazione del monte, piuttosto arrotondata, potrebbe anche far pensare al termine dialettale "cül" (culo).
Dosmal (Dosmàl) a m.1.210: delle "Baite Dosmàl" erano già presenti nell'800 a sud-est di Paisco, ma sul versante destro della valle dell'Aglione. Il nome deriva chiaramente da "dòsh" (dosso) e "malus" (cattivo). Una vecchia leggenda locale indica questo luogo come colpito, specialmente d'estate, da violenti temporali e copiose precipitazioni.
Eman (Èmen) a m.1.200 erano presenti, già alle fine del 1800 delle "Baite Eman" a sud-est di Paisco sul versante destro di Val dell'Allione.
Erbigno (Erbìgn) a m.1.700 ed a m.1.664 si trovano due località: "Erbigno superiore" ed "Erbigno inferiore" poste a poca distanza una dell'altra, a nord-ovest del Passo di Erbigno (m.1.981) e a sud di Loveno, sul versante destro di Val del fiume Aglione.
Forno (Fùren) due località portano il nome di "Il Forno" a sud-ovest di Paisco e sulla riva sinistra del torrente Allione poste a m.800 e a quota decisamente superiore a m.1.770 a sud-ovest di Loveno.
Gardena (Gardéna) a m.2.157: monte a sud-ovest di Loveno-Grumello sulle cui pendici erano presenti una "Malga Gardena" superiore (m.1.590) ed inferiore (m.1.323) sul versante destro della valle di Paisco. "Gardéna" (turdus pilaris e merula torquata) è un uccello presente in zona.
Giovo (Söch) a m.1.961: monte a sud di Loveno Grumello sul versante destro di Valle dell'Allione: "Suf" è il giogo (sia quello adoperato per condurre animali che geograficamente, sinonomo di passo).
Gleri (Glère) a m.450: località a sud di Malonno ed a nord ovest di Paisco, allo sbocco di tre piccole valli. Il nome potrebbe derivare da "Gler" (ghiro) ma anche da "glera" (ghiaia).
Gnù (Gnö) a m.1.300: una "Cà del Gnö" (casa del Gnò) era già riportata su alcune mappe militari del 1750 e identificava delle case sopra Grumello di Loveno sul versante sinistro di Val dell'Aglione. La particella "del" nel toponimo lascia sospettare che sia derivato da un soprannome.
Grumello (Grümel)
a m.1.263: piccolo agglomerato di vecchie case, sul versante sinistro della valle di Paisco o dell'Aglione. Il nome è diffuso in molte valli ed è il diminutivo della voce "grumo" (dosso): dossello.
Ialle (Ài) m.1.411: le Ài" era il nome, già segnato nel 1750 su una mappa catastale veneta, di una malga posta a sud-est di Loveno, sul versante destro della Val di Paisco. Questa malga era posta dentro una fitta abetaia che faceva da contorno a numerosi torrentelli e piccole valli da cui il nome "Le ài" (le valli).
Largone (Largù) a m.2.448: monte a nord-ovest di Loveno in Val dell'Aglione, tributario di destra dell'Oglio sotto Malonno. A m.1.984 e 1.788 sono presenti delle vecchie malghe "Largone superiore ed inferiore", poste lungo il corso del torrente omonimo. "Largh" (largo) e "Largù" è forma accrescitiva. Il monte e la vicina cima di Gaviera hanno i fianchi coperti da vasti prati, e danno l'impressione di una larga distesa di pascoli.
Longo (Lóngh) a m.1.550: era riportata su una vecchia mappa una "cà del lòng" (casa del Lungo), a nord-est di Loveno, ad est di Grumello in Val dell'Aglione: "lóng" (lungo), ed è facilmente (deducibile dal presente "del") il soprannome dato ad una persona alta.
Manna (Mana) il torrente Manna (Val Mana) è tributario di destra dell'Aglione, tra Paisco e Loveno. "Mana" (cosa molto opportuna) "manna" (manna… di biblica memoria) ma in dialetto locale è anche il sugo biancastro e dolcigno che cola da olmi, frassini e piante simili.
Matti-o (Maç) a m.2.321: un Monte Matti è localizzato a nord-ovest di Loveno, nel versante sinistro di Val dell'Aglione. Molte sono le derivazioni possibili per questo nome: da "Mattro", "mattero" voci Svizzere (del Luganese) per poggio, "Matterorn" nome tedesco del Cervino ma "Matto" in Val dell'Arno si chiama la piramide di sassi costruita dai pastori sulle cime e "Mata" è antica voce prelatina per guglia, cespuglio.
Menadore (Menadùr) a m.1.450: località montana a sud-ovest di Loveno, sul versante sinistro di Val dell'Aglione. Poco lontano esisteva un antico forno fusorio: la valle aveva infatti nei secoli scorsi alcune miniere di ferro che furono sfruttate specialmente nel periodo di dominazione veneta della Valle Camonica e "Menador" è una voce veneta che indica un sentiero da cui si faceva scendere il legname per alimentare le carbonaie per i forni. In dialetto camuno ha la voce "menadùr" può indicare vari strumenti od oggetti che servono a muovere, a portare o trasportare.
Molini (Molì) un torrente "dei Molini" è tributario di sinistra del fiume Aglione a nord di Loveno.
Perdonico (Perdónech) a m.1.250, fin dal 1700 erano già presenti delle "Case Perdonico" poste poco a nord di Ardinghelli, antica frazione di Loveno. Il nome deriva da "Dominus" (signore), da cui a sua volta dominicus e domnicus: il toponimo dunque viene da "pratum dominicum" (prato del signore).
Pizzólo (Pishöl) a m.1.737: vecchia malga a sud-ovest di Loveno, sul fianco sinistro di Val del Sellero. "Picia" identifica una frazione di terreno, ("pezza" in Trentino) e "Pizzola" è il diminutivo.
Plaberta (Plabèrta) a m.1.150: località sul fianco destro di Rio Plaberta, tributario di destra del torrente Aglione, in una zona boschiva a sud-ovest di Paisco. Su questo terreno sorgeva già nell'800 una malga che era costruita su un'area in dolce pendio e esposta a sud-est perciò con una insolazione diurna molto lunga. "Plaberta" alterazione di "Plaverta", sincopato di "Pla-averta" (piano aperto o piano esposto al sole).
Ronco (Rüch) a m.1.032: località poco a nord di Paisco: "Rüch" (colle coltivato) da "Ronchus" (rovo, pruno, spino, vigneto a ripiani, colle a ciglioni) è toponimo diffissisimo nelle valli alpine.
Scala (Scala) la "Äl de la Scala" è una piccola valle tributaria di sinistra del torrente Aglione. A quota più elevata, a m.2.085, sono localizzati dei laghetti di Val di Scala mentre a m.2.000 e a m.2.200, già su mappe del 1800, erano segnate delle Malghe di Val di Scala a nord di Paisco. Questa zona era, da secoli, adibita a pascolo estivo e d'alta montagna (alpeggio) e si presenta a vasti ripiani.
Scontano (Scontàna) a m.1.150: in questa località erano, già su mappe del 1750, individuabili delle case rurali, a nord-ovest di Paisco.
Sparsinica (Sparsìnega) convalle posta a sud-ovest di Paisco e tributaria di sinistra del torrente Aglione. Una località posta tra questa valle e la contigua valle dei Molini, prende lo stesso nome che driva dalla voce dialettale "spars": sparso.
Traversagna (Traershana) a m.2.300 già nel 1500 sembra che in questa località vi fossero delle miniere di materiale ferroso, poste a nord-ovest di Loveno sotto il monte Gaviera. "Traversagna" è una voce non camuna ma lombarda che indica un argine artificiale posto a contrafforte di una discarica o di un fiume.
Valbona (Valbuna) a m.2.033: su una mappa militare del periodo veneto, era riportato un laghetto alpino segnato ad ovest di Loveno ed a nord-est del monte Venerocolo: "bùna" (buona): questo aggettivo si riferisce molto probabilmente alla bontà dei pascoli che erano in zona.
Vallarta (Val Àrca) è una piccola valle che scende a sud-est di Loveno tributaria di destra del torrente Aglione. "Arca" è, anche in dialetto camuno, un argine o una piccola diga artificiale che veniva costruita per impedire al materiale alluvionale di scendere a valle nel greto dei torrenti.


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