La Parrocchiale di San Remigio a Vione, con le caratteristiche che osserviamo oggigiorno, fu edificata nel 1500 ma conserva ampie strutture dell'edificio romanico che sorgeva precedentemente all'attuale tempio. Gran parte dell'abside č infatti riconducibile alla struttura originaria. Di questa si notano chiaramente le pietre a vista scalpellate e le caratteristiche dentellature curve e arcuate. Questo tempio ottenne il fonte battesimale solo nel 1300 staccandosi dal battistero di Vezza d'Oglio. Di notevole valore artistico il complesso iconografico formato dall'altare maggiore e dell'ancona sovrastante. Quest'opera fu eseguita nel 1660 da diversi artisti fra cui meritano particolare citazione il Domenico Ramus a cui si devono il tabernacolo e i reliquari laterali, Giuseppe Bulgarini autore della soasa. Altri artisti citati dagli studiosi e che furono presenti a Vione furono Gianbattista Zotti, Clemente Buccella da Vezza d'Oglio. Alcuni dipinti sono stati attribuiti al Moretto, al Veronese, al Bona, allo Scalvini, a Vincenzo Schena, a Antonio Moroni di Lovere. Gli affreschi sono del Bocchi. Per costruire il Santuario della Madonna del Cortaiolo a Vione ci volle pių di un secolo di lavori e modifiche strutturali. Fu iniziato a partire dal 1577 e fu completato solo nel 1686. L'ancona č attribuita alla bottega dei Ramus mentre il paliotto rappresentante l'Adorazione dei Magi č dei fratelli Pietro e Giacomo Stradelli di Cles. Quest'opera fu commissionata, nel 1700, dai pastori. Nelle frazioni di Stadolina e Canč, poste sulla vecchia strada che conduceva in alta valle Camonica, furono edificate nello stesso secolo due chiese che assunsero notevole importanza: la Chiesa di San Giacomo a Stadolina contiene un'ancona, del 1645, di GianBattista Ramus. Un'altra pių piccola ancona č invece del secolo precedente come il tabernacolo e paliotto dell'altare maggiore opere di Giovanni Domenico Ramus. Attribuita a Nicola Grisani č la pala rappresentante un Cristo in gloria tra i Santi Gregorio e Antonio abate. La Chiesa di San Gregorio Magno a Canč contiene alcune ancone opera della famiglia Ramus mentre l'altare maggiore fu realizzato nel 1757 da Antonio Fusi. Gli affreschi sono del secolo scorso e sono opera di Angelo Cominelli di Brescia. La grande e ammirevole pala della Nativitā č posta in una bella soasa di Gian Battista Ramus. In essa sono anche rappresentati alcuni angoli e scorci di vita del paese al tempo della Vicinia. Degna di menzione anche la casa parrocchiale, del 1700, posta vicino alla chiesa. L'edificio religioso pių antico di Canč č comunque il Santuario del Redentore, il cui presbiterio risale al 1500. Tra gli ampliamenti e le modifiche nei secoli successivi va ricordata la realizzazione della navata nel 1700. |